La marcia funebre: storia e tradizioni

La marcia funebre che, serve appunto, ad accompagnare cortei funebri o processioni religiose, ha avuto origine nel corso del Seicento e raggiunge la sua massima espressione artistica intorno all’Ottocento. Tra le più celebri composizioni atte a questo scopo va senz’altro ricordato il noto terzo movimento della Sonata numero 2, opera 35 di Chopin, tutt’ora scelta ed utilizzata dalla maggioranza delle onoranze funebri a Roma, come ad esempio, La Cattolica San Lorenzo.

L’usanza di creare un accompagnamento musicale per il solenne corteo o pompa funebre utilizzando la musica strumentale era un usanza già presente fra i popoli antichi. Infatti, sia i Greci che gli Etruschi avevano la tradizione di impiegare una serie di suonatori di flauto o, solo nel caso degli Etruschi, di cetra. Presso il popolo Romano, invece, il funerale tradizionale, detto “funus translaticium”, prevedeva la presenza di alcuni musici che aprivano la processione.

Una lunga tradizione

La musica viene, appunto, utilizzata per accompagnare i funerali da sempre e ormai è una consuetudine ritrovarsi ad ascoltare questi brani commoventi durante la commemorazione. Spesso non ci si ferma a riflettere sul perché di quello specifico mix di note ma, proprio la marcia funebre in sé aiuta a elaborare il lutto d aiuta ad evitare che ci sia un imbarazzante silenzio nei momenti più tristi di un funerale mentre, nello stesso tempo, garantisce la pace interiore che permette di riflettere sulla perdita subita. Ma non solo, perché infatti grazie alla musica da funerale, particolarmente straziante, viene favorito il pianto, che, in sé, non è un fattore negativo perché aiuta ad esternare dei sentimenti che di solito, invece, si fa fatica a lasciar trasparire rischiando di tenersi tutto dentro favorendo un pericoloso malessere interiore.

L’utilizzo della marcia funebre oggi

La marcia funebre, oggi, viene spesso usata per accompagnare i funerali di Stato o nel caso di esequie di personaggi illustri della vita civile, politica, militare e culturale. Invece, un uso molto diffuso della marcia funebre trova spazio nella tradizione spagnola nelle processioni che accompagnano il tempo di Passione. Anche nell’Italia del sud la marcia funebre è una tradizione molto sentita; infatti le bande musicale le eseguono spesso durante la Settimana Santa; alcune tradizionali, altre tipicamente popolari fino a creare dei lunghi repertori da utilizzare durante queste manifestazioni religiose che, grazie all’uso di percussioni e ottoni dai suoni semplici ma di grande effetto riescono a garantire quell’atmosfera di commozione altresì tipica nelle marce funebri della musica colta ed elaborata.

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