Consumatori di oggi: pigri o efficienti?

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L’e-commerce italiano cresce a ritmi vorticosi, arrivando oggi a rappresentare ben oltre il 6% del prodotto interno lordo nazionale. Gli e-shop si sono estesi a macchia d’olio, le aziende si sono lasciate convincere dalle opportunità poste in essere da tale canale di distribuzione e, nel giro di pochi anni, le piattaforme online per la vendita di beni e servizi si sono pressoché raddoppiate. Internet e le sue strutture hanno modificato i consumatori e questi ultimi, a loro volta, influenzano le piattaforme del commercio elettronico, in una reciproca dipendenza che genera innovazioni e riconfigurazioni della società dei consumi.

Da una parte, gli utenti hanno dimostrato di sapersi adattare alle innovazioni generate dal settore ICT, così le aziende hanno potuto esplorare universi prima sconosciuti nel comparto digital. Oggi non c’è nulla che non possa essere acquistato tramite la rete.

Nuovi settori per l’e-commerce

Così, oggi è possibile ordinare torte a domicilio, acquistare magliette personalizzate, per rimanere nel tradizionale, o prodotti decisamente folli, come finte fidanzate per Facebook o escrementi animali da inviare per vendetta e in forma anomala.

Gli e-commerce offrono diversi tipi di vantaggi: aumentano la concorrenza spingendo le aziende a migliorarsi e a prezzi competitivi; sono aperti 24 ore al giorno e 365 giorni l’anno; offrono una varietà di scelta che il mercato fisico non è in grado di garantire. Inoltre sono la soluzione ideale per chi ha poca voglia di recarsi fisicamente in negozio ad effettuare i propri acquisti. così, la domanda nasce spontanea: siamo diventati più pigri o semplicemente più esigenti?

La società è cambiata

Forse, una risposta univoca e incontrovertibile non esiste. La società è cambiata e, c’è da scommetterci, continuerà a farlo anche nei prossimi anni. I consumatori sono cambiati, sono diventati più esigenti, più capaci di riconoscere i servizi di qualità e di intuire l’odore di truffa. Parallelamente, però, c’è sicuramente una maggior tendenza ad approfittare della comodità dell’acquisto tramite clic anche quando non sarebbe necessario o persino conveniente. Difficile dire quanto gli e-commerce stiano influendo sull’idea di consumo degli anni Duemiladieci; di sicuro, per, c’è che il cambiamento è del tutto inevitabile.

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