Storia del babà napoletano: un dessert nato per errore

babà

Nacque nella regione della Lorena, in Francia, quasi due secoli fa e il suo inventore era di religione polacca, sposato con una regina francese. Sembrerà strano, ma stiamo parlando del babà, il tipico dolce simbolo dell’eccellenza culinaria di Napoli.

Stanislao Leszczyński era stato re di Polonia fino quando una coalizione tra Russia, Prussia e Germania guidata dal leader sovietico Pietro il Grande non lo depose, costringendolo a rifugiarsi nel Ducato di Lorena. Lì, le giornate scorrevano lente e fu proprio per contrastare la noia che l’ex sovrano di Varsavia iniziò ad appassionarsi dell’arte pasticciera. Tuttavia, i servi che si occupavano della gestione delle cucine non dimostravano particolare abilità nel variare i propri menu e una delle portate che più spesso raggiungeva la tavola del duca era il Gugelhupf, un dessert originario dell’Alsazia poco saporito e decisamente secco.

Un giorno, narra la leggenda, l’ex sovrano, colto da un impeto di ira nello scoprire che avrebbe dovuto consumare l’ennesima porzione di Gugelhupf, scagliò con violenza la portata su una credenza; il piatto urtò una bottiglia di rum che, il caso volle, si riversò sul dessert appena pronto. Leszczyński raccolse il dolce da terra e lo assaggiò, restandone ammaliato. Fu questa, secondo ricostruzioni fantasiose, il momento che portò alla nascita del babà, il cui nome sarebbe stato scelto dallo stesso Leszczyński, ammiratore dei racconti di Alì Babà contenuti nelle Mille e Una Notte.

Al di là del mito, è certo che l’origine del babà sia da ricercare oltre i confini delle Alpi. Secondo quanto raccontato e giunto fino a noi, fu il maestro pasticcere Nicolas Stohrer a introdurre il dessert anche a Parigi, dove giunse accompagnato da Maria Leszczyńska, figlia del duca di Lorena.

Nel corso degli anni successivi, diversi chef pasticceri a servizio della nobiltà napoletana furono inviati nella capitale francese per apprendere l’arte dolciaria dei professionisti d’Oltrealpe, introducendo a Napoli la tradizione del babà, che oggi delizia le vie della città e viaggia persino sui binari degli e-commerce, venduti in tutto il mondo tramite servizi di consegna dolci a domicilio.

Lascia un commento